Revisione assegno di mantenimento

Revisione assegno di
mantenimento

Revisione assegno di mantenimento.
AD Agenzia Investigativa espleta ricerche finalizzate a dimostrare l’eventuale occupazione dell’ex coniuge, non dichiarata in sede di separazione o divorzio.

Perché richiedere l'intervento di un Istituto investigativo per la revisione assegno di mantenimento?

Una recentissima sentenza della Cassazione, la nr. 6855, del 3 aprile 2015, stabilisce che la formazione di una nuova famiglia di fatto da parte del coniuge divorziato determina la perdita definitiva dell’assegno divorzile di cui il medesimo benefici.

Ed inoltre. È legittima la riduzione dell'assegno di mantenimento se l'ex moglie lavora in nero. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con sentenza n. 19042 del 12 dicembre 2003, precisando che il lavoro del coniuge, ancorché in nero, costituisce un elemento della capacità lavorativa e quindi della capacità di guadagno della stessa.

Sintetizzando i due punti sopra esposti, gli stessi, a livello concettuale, si posso applicare alle diverse situazioni. È possibile quindi chiedere la revisione dell’assegno di mantenimento nel caso in cui vi sia un provato (anche per il tramite di investigazioni private espletate) e obiettivo mutamento della situazione di fatto accertata al momento della pronuncia del provvedimento.

I mutamenti di cui sopra si verificano principalmente in due casi:

a) vi sia stato un notevole incremento dei redditi di uno dei coniugi; quello, ad esempio, più debole al pronunciamento della separazione;

b) vi sia un deterioramento della situazione economica di uno di essi.

Potrà essere richiesta in sede di giudizio la testimonianza degli investigatori che hanno curato l'indagine.
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